Il rischio del non assumersi il rischio...
Il silenzio di fronte ad una prematura scomparsa, la paura di doverne solo parlare… eppure la pianificazione successoria familiare e aziendale sono la chiave per preservare quel patrimonio e quelle aziende spesso a carattere famigliare, che con tanta fatica e sacrificio sono stati costruiti.
Lo sappiamo bene che il tessuto economico italiano è costituito in gran parte da aziende famigliari, e già da tempo si percepisce l’esigenza di una consulenza a tutto tondo per gli imprenditori!
E’ necessaria una CONSULENZA capace di ragionare sul dopo, atta a proteggere il capofamiglia monoreddito imprenditore, che aiuti ad affrontare il passaggio dell’azienda in caso di premorienza dell’imprenditore e indichi come gestirne in modo ottimale la fiscalità.
Il passaggio generazionale in azienda
Il passaggio generazionale è un momento fondamentale nella vita di un’azienda perché implica il trasferimento di know-how e la definizione di una nuova visione di “business” per il nuovo leader e una nuova visione di “vita” per il leader uscente.
Sempre più spesso di parla di figli dell’imprenditore, di come farli crescere in azienda e di come dare loro la preparazione e gli strumenti per essere in grado, se lo vorranno, di pendere in mano le redini dell’azienda di famiglia e della gestione del patrimonio familiare
Il RISCHIO è proprio questo: non affrontare per tempo questi temi spinosi; non pianificare e lasciare tutto letteralmente al ‘caso’, con conseguenze spesso disastrose per la sopravvivenza stessa dell’azienda, ma anche per il patrimonio familiare spesso un tutt’uno con l’azienda.
L'alternativa ?
Farsi affiancare da un BRAVO CONSULENTE che selezioni a sua volta validi partner, professionisti con professionalità specifiche per risolvere per tempo pro le tematiche più delicate ma più importanti.
La situazione in Italia
In Italia il 65% delle aziende con fatturato superiore a 20 milioni è costituito da aziende familiari, già oggi il 23% dei leader di aziende familiari ha più di 70 anni e le aziende guidate da ultra settantenni mostrano performance reddituali inferiori rispetto alle altre.
Nel contesto attuale il COVID sta contribuendo ad accelerare il processo di passaggio generazionale, vuoi per i maggiori casi di premorienza, vuoi per le maggiori difficoltà di sopravvivenza dell’azienda stessa.
Oggi più che mai risulta indispensabile la definizione un nuovo processo di pianificazione delle strategie aziendali, che deve necessariamente includere anche la valutazione del passaggio di testimone.
A condizioni normali, in situazione pre-covid, circa il 20% delle aziende famigliari prevedeva un passaggio generazionale nei 5 anni successivi; si tratta di un passaggio davvero delicato visto che solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore e solo il 13% arriva alla terza generazione.
Si tratta di un PASSAGGIO CRITICO, di un tema delicato che riguarda non solo il trasferimento di quote e cariche ma soprattutto della salvaguardia di un patrimonio di competenze fondamentali per la sopravvivenza dell’azienda.
Un passaggio che viene reso ancora più difficile dalla carica emotiva che tutte queste tematiche hanno per l’imprenditore che difficilmente sarà in grado di affrontarne da solo, ed maniera lucida, tutti gli aspetti salienti.
E lo sappiamo bene…. Se l’azienda è in difficoltà le ricadute non sono solo sull’impresa e l’imprenditore, manche sulla sua FAMIGLIA, nonché sui DIPENDENTI e le famiglie dei dipendenti….
Alcuni consigli:
Imparare a tenere distinto il patrimonio aziendale da quello familiare.
Solitamente le imprese con una visione distinta autonoma tra impresa e famiglia dell'imprenditore, riescono meglio a dare continuità al programma aziendale. Per il bene dell’impresa è utile quindi favorire l’ingresso di capitali non familiari e di manager esterni che supportino e valorizzino le competenze già inserite in azienda.
Valutare le competenze più dell’appartenenza:
Bisogna che il leader riconosca prima di tutto SE e QUALE tra i familiari sarà in grado di prendere in mano le redini dell’azienda.
Certo non sarà facile decidere di assegnare l’azienda a un figlio invece che ad una altro, o prendere atto che nessuno dei figli ha la capacità, piuttosto che la volontà di guidare l'azienda di famiglia. Ma prima l’imprenditore avrà il coraggio di prendere coscienza della realtà delle cose e prima potrà attuare un piano strategico per salvaguardare il futuro della sua impresa e di tutte le famiglie che da questa dipendono.
Prevenire è meglio che curare
Un’anticipata e programmata pianificazione del passaggio del testimone è la prima condizione per una continuità aziendale. Ce lo dice anche la Comunità Europea che con la Raccomandazione del 7 dicembre 1994 sollecita gli Stati ad adottare procedure semplificate per il passaggio generazionale delle PMI.
Agire per tempo significa individuare le soluzioni fiscalmente più convenienti, abbassare fortemente il rischio di dispendiosi ed inutili contenziosi, e prevedere anche un adeguato periodo di affiancamento che permetterà all’imprenditore di domani di acquisire la formazione e l’esperienza necessaria per portare avanti il progetto aziendale.
Prepararsi agli imprevisti
Dotarsi di strutture patrimoniali che reggano agli imprevisti, come ad esempio gli oneri fiscali in caso di morte, oneri che possono davvero essere rilevanti per il patrimonio della famiglia dell’imprenditore.
Pensare per tempo se può essere utile inserire nello statuto sociale clausole di prelazione a favore di alcuni soci, prima che lasciare che il capitale sociale vada improvvisamente in mano di eredi inesperti.
Tutelare sempre il patrimonio personale e familiare dell’imprenditore, attraverso strumenti giuridici e finanziari che lo proteggano da eventuali crisi aziendali.
Il COVID ha avuto un impatto doppio sul PIL italiano rispetto al biennio 2008-2009 e la speranza è che la ripresa questa volta sia più rapida.
È importante, per uscire dalla crisi, dotare le nostre imprese familiari di una governance e management per un sano passaggio generazionale, all’altezza delle prossime sfide.
AFFIDARSI AD ESPERTI
In primo luogo il CONSULENTE PATRIMONIALE, una persona di fiducia della famiglia, che conosce patrimonio e legami familiari, che funga da ponte tra famiglia e impresa e che insieme alle competenze specifiche di un team di esperti possa suggerire per tempo le soluzioni migliori nell’interessa dell’impresa e dell’imprenditore.
Gennaio 2021 - Vuoi informazioni sull'articolo? WhatsApp 339/1716271
Silvia Morelli
Consulente Patrimoniale
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