Aprile 2021
Non si può investire il capitale finanziario, se prima non si è messo in sicurezza il capitale umano
Vi racconto una storia…
Marco e Francesca sono da molti anni amici di famiglia.
Ci siamo conosciuti durante una vacanza, quando le nostre figlie hanno fatto amicizia e da allora nonostante la distanza, ci siamo sempre frequentati.
Marco e Francesca abitano a Milano, hanno una figlia di nome Sara di due anni più piccola della mia e spesso andiamo in vacanza insieme.
Marco è un rappresentante, guadagna molto bene, ma a causa del suo lavoro è sempre in giro su e giù per l’Italia.
Cinque anni fa, quando ho iniziato il percorso di consulente patrimoniale, ho parlato con Marco e gli ho detto:
”Conosco molto bene la tua situazione finanziaria e patrimoniale, Francesca lavora solo part-time e nella pratica il benessere della tua famiglia dipende da te: il mutuo, il finanziamento dell’auto, il tenore di vita dei tuoi cari e anche il futuro di tua figlia dipende te! Ma sei sempre in giro con l’auto, e se ti accadesse qualcosa? Sei certo che quei risparmi che avete messo da parte siano sufficienti a tua moglie e tua figlia per andare avanti con serenità?”
In quell’occasione Marco è rimasto perplesso, non si era mai posto questo tipo di problemi. Lui pensava solo a guadagnare e mettere da parte… mi ha detto: ‘Nella vita non si sa mai cosa ti potrebbe accadere e i risparmi che metto da parte mi servono per questo’.
Però mi ha ascoltato, visto il profondo rapporto di amicizia, si è fidato di me.
Con il mio aiuto ha fatto un’attenta analisi degli impegni finanziari assunti e dei progetti che avrebbe voluto realizzare per sua figlia e ha, quindi, deciso di sottoscrivere un'assicurazione sulla vita con una compagnia di sua fiducia, definendo massimali e durata della polizza in funzione dell’analisi effettuata.
Ricordo che dopo aver sottoscritto la polizza mi ha detto:
"Sai Silvia, sono felice di averla sottoscritta, è un investimento sulla serenità, ho firmato soprattutto per mia figlia, perché so che così, qualsiasi cosa accada, non avrà problemi."
Quest’anno, a gennaio, Marco è stato ricoverato in terapia intensiva a causa del Covid, le sue condizioni di salute erano drammatiche e pensava davvero di non farcela; poi per fortuna è riuscito a cavarsela.
Rientrato a casa dall’ospedale mi ha subito telefonato per ringraziarmi:
in quei giorni, quando si rendeva conto che la situazione sarebbe potuta precipitare, sapere di avere sottoscritto quella polizza a tutela dei suoi cari, gli ha dato forza e serenità.
Sicuramente non sarebbe servita a lenire il dolore dei suoi cari, ma avrebbe permesso a Francesca di estinguere mutuo e finanziamenti, sarebbero anche rimasti soldi per andare avanti un po’ di anni e, soprattutto, Sara avrebbe potuto tranquillamente terminare la sua costosa e prestigiosa università.
Mi ha detto: “Mai soldi sono stati spesi meglio! E’ un investimento sulla tranquillità e sicurezza della mia famiglia e per questo non c’è prezzo!”
In quanti hanno una situazione familiare simile a quella di Marco? In quanti si sono posti il problema di cosa potrebbe accadere se il sostegno principale della famiglia venisse a mancare? Non si tratta di essere scaramantici, ma semplicemente previdenti!
Siamo tutti alla ricerca di tranquillità e sicurezza, gli italiani vogliono sicurezza…ma di quale sicurezza stiamo parlando?
Il concetto di sicurezza è troppo spesso travisato: si pensa al «capitale garantito» e non ci si preoccupa di proteggere le persone e i progetti più importanti.
Le persone pensano alla sicurezza come alla impossibilità di vedere fluttuazioni e perdite sul loro patrimonio ed è per questo che in un momento di grande incertezza, come quello che stiamo vivendo, continua ad aumentare la liquidità sui conti correnti, ritenuti una ‘cassaforte’ in grado di conservare al sicuro i propri risparmi.
Ma sicurezza significa prima di tutto far sì che il proprio futuro finanziario non sia messo in discussione da nessun evento avverso.
Secondo una recente ricerca di mercato gli italiani risparmiano fino al 69% in maniera indifferenziata per il "non si sa mai ", pensando così di tutelarsi dagli eventi sfavorevoli.
Risparmiare per il non si sa mai…
non dà la garanzia che il denaro accumulato sia sufficiente alle future necessità;
vengono lasciate ingenti giacenze di liquidità che perdono costantemente valore in quanto erose dall’inflazione;
si finisce per sottrarre risorse al raggiungimento degli obiettivi importanti di vita.
La risposta a questa esigenza può essere sicuramente trovata nel contratto assicurativo, attraverso il quale il trasferimento del rischio sulla compagnia consente di
far fronte a un danno potenziale grande e incerto con un costo certo ma piccolo e facilmente programmabile, liberando così le risorse finanziarie per il raggiungimento degli altri obiettivi personali e familiari.
E' importante mettere "a fuoco" esclusivamente quei rischi che comportano un danno elevato, che possono avere maggiore incidenza sul patrimonio e destabilizzare, se non addirittura compromettere il tenore di vita e la serenità del nucleo familiare, tralasciando la copertura di quei rischi minori facilmente sostenibili.
La domanda che dovrai farti è:
quali sono gli eventi drammatici e spesso improvvisi che, se dovessero verificarsi, metterebbero in difficoltà il futuro dei tuoi cari e dei tuoi figli, tanto da poter compromettere definitivamente i tuoi progetti di vita?
Quali sono rischi principali che corri?
Rischio malattia e infortuni
L’allungamento della vita e le minori nascite stanno generando un invecchiamento della popolazione che inevitabilmente si lega ad un aumento della disabilità e delle patologie croniche, che provocano un incremento dei costi delle cure sanitarie.
Quanto al rischio infortuni, ci sono alcune categorie, come i lavoratori autonomi e gli imprenditori, che spesso non hanno una copertura pubblica in caso di infortunio e si rendono necessarie prestazioni aggiuntive rispetto a quelle previste dal servizio pubblico.
Rischio premorienza
Si parla in questo caso delle polizze a totale copertura del caso morte, che normalmente vengono stipulate quando si accende un mutuo o un finanziamento in modo che, in caso di premorienza, il debito non venga a ricadere sui familiari, proteggendo così il tenore di vita del nucleo familiare. Normalmente vengono sottoscritte anche quando all’interno del nucleo familiare soltanto una persona percepisce reddito. La persona che decide di assicurarsi si preoccupa di come poter fare andare avanti la propria famiglia senza lui, garantendo ai figli il percorso di studi; ecco che la copertura di questa tipologia di rischio genera normalmente il risultato di estrema tranquillità nel nucleo familiare.
Rischio longevità
I pensionati del futuro dovranno fare affidamento sulla propria capacità di risparmio e di programmazione previdenziale: se non si è stati previdenti da giovani sarà molto complicato avere altre entrate da anziani e mantenersi un tenore di vita sereno.
Da una ricerca effettuata da HSBC, che ha sondato l’opinione di oltre 16.000 persone in tutto il mondo, è emerso che il 66% degli individui intervistati ha visto diminuire il proprio reddito al momento del pensionamento, il 38% afferma che il reddito da pensionato è minore di quanto si aspettasse e il 22% lo ha visto diminuire più della metà. Possono allora essere utili polizze che garantiscono una rendita vitalizia, comportante una integrazione patrimoniale in favore dell'assicurato per tutta la vita.
Responsabilità civile
Con la sottoscrizione del contratto di assicurazione per i rischi derivanti dalla responsabilità civile si protegge il patrimonio contro l’eventualità di dover risarcire i danni che siano conseguenza del proprio comportamento colpevole frutto di negligenza, di imperizia o di imprudenza.
Con tale contratto assicurativo la compagnia si obbliga a tenere indenne l’assicurato da quanto è tenuto a versare al danneggiato a titolo di risarcimento in conseguenza del proprio comportamento colposo.
Responsabilità civile professionale
La responsabilità professionale è un ulteriore aspetto che è opportuno tutelare per proteggere il patrimonio dai rischi connessi allo svolgimento della propria attività professionale. Pensiamo, ad esempio, alle responsabilità che può gravare su un medico nel caso di malpratica sanitaria.
Cosa genera un processo virtuoso e completo di protezione?
Libera risorse
Induce serenità
Evita stress finanziario e patrimoniale
Rende il patrimonio e il tenore di vita familiare indipendenti da fattori esterni
Nel mio ruolo di consulente patrimoniale mi impegno sempre a trasmettere il valore di una corretta pianificazione indispensabile a proteggere sia il capitale umano, che quello finanziario.
Non ha senso investire e cercare di accrescere il proprio patrimonio se c'è il rischio che un evento avverso e improvviso possa dilapidarlo in poco tempo.
Attraverso una visione di lungo periodo supporto i miei clienti nell’affrontare con tranquillità ogni fase del loro ciclo di vita, evidenziando quali accadimenti potrebbero pregiudicare la loro serenità e il raggiungimento degli obiettivi di vita importanti,
ricercando per ciascuno la soluzione su misura.
Silvia Morelli
Consulente Patrimoniale
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