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Quanto ti sei preoccupato e quanto hai ‘sofferto’ durante quest' anno così difficile, quando le borse hanno iniziato ad andare giù in picchiata?
Il prezzo di ogni investimento oscilla, lo sappiamo tutti...... il problema è ..... di quanto?
Conoscere quale è il ‘rischio’ dei tuoi risparmi è utilissimo proprio perché ti serve per capire in che misura i tuoi investimenti potrebbero subire sobbalzi e oscillazioni di prezzo se le cose vanno male o addirittura malissimo.
Comprendere il ‘rischio’ ti aiuta ad essere preparato ad affrontare con maggiore serenità i momenti difficili che è normale si possano presentare nel tuo percorso di investitore.
Cominciamo:
il rischio sugli investimenti si chiama RISCHIO FINANZIARIO e indica proprio quanto è probabile che un investitore possa avere nel breve periodo una oscillazione del valore dei propri investimenti.
Ad esempio, se investi 10.000,00 €, con un obiettivo di crescita del capitale del 5%, c’è il rischio che questo investimento possa in realtà avere un risultato inferiore o, addirittura, negativo?
La risposta è dipende…
Esistono infatti varie tipologie di rischio da prendere in considerazione, conosciamo le principali:
Rischio di mercato cioè la possibilità di avere un valore inferiore a quello inizialmente investito a seguito delle “normali oscillazioni del mercato” (variazioni dei prezzi, dei tassi di cambio, dei tassi di interesse).
Per le sue caratteristiche si tratta di una tipologia di rischio non totalmente eliminabile, ma che diminuisce notevolmente
se rimani investito per un tempo adeguato,
se viene effettuata una corretta diversificazione,
se sei seguito da un consulente esperto che ti sa indirizzare e riesce ad adeguare i tuoi investimenti alle tue esigenze e al continuo evolversi del contesto economico e dei mercati finanziari.
Cerco di spiegarmi meglio attraverso questo semplice esempio:
se una persona si ammala di una normale influenza (normale oscillazione dei mercati),
il risultato (guarire) dipenderà:
dalle cure, che devono essere adeguate alla persona (così come gli investimenti devono essere adatti al profilo e alle esigenze del cliente),
dalla costanza (non si può interrompere l’antibiotico prima del tempo così come non è opportuno disinvestire prima della scadenza prestabilita),
dal medico che saprà intervenire nel caso i farmaci prescritti non siano efficaci o ne esistano di migliori, proprio come il consulente dovrà intervenire per adeguare il portafoglio al variare delle esigenze dell’investitore e delle condizioni di mercato.
La statistica ci dimostra comunque che una minima percentuale di persone muore anche per una normale influenza ... ecco che il rischio non è mai totalmente eliminabile.
Rischio di credito questo rischio è legato agli investimenti in obbligazioni, e indica la possibilità che l’emittente (Banca, Società o Stato) non assolva nei termini prestabiliti, anche solo in parte, ai suoi obblighi di rimborso del capitale o al pagamento degli interessi.
È sufficiente menzionare le vicende di Banca Etruria, piuttosto che Parmalat o Argentina per ricordare a tutti che il Rischio Credito è uno degli elementi più importanti da prendere in considerazione nella costruzione del proprio portafoglio di investimenti, in quanto può portare anche alla perdita totale del capitale investito.
Come evitarlo? È sicuramente importante conoscere la solidità finanziaria dell’emittente (sia esso Banca, Società o Stato) andando a verificarne il RATING che potrà variare da C (sono i così detti titoli spazzatura) fino AAA (massima sicurezza).
In alternativa, si può scegliere tra i tanti Fondi Comuni di Investimento obbligazionari, che andando ad acquistare piccole quantità di obbligazioni da numerosissimi emittenti diversi, riescono in pratica ad abbattere il rischio credito.
Come si misura il RISCHIO FINANZIARIO di un investimento?
Attraverso la VOLATILITÀ che indica l' oscillazione dei prezzi nel tempo.
Una volatilità elevata indica che gli investimenti, nel tempo, potranno subire ampie oscillazioni di prezzo, sia in aumento che in diminuzione.
Ad esempio, un titolo con alta volatilità, quindi soggetto a elevato rischio di mercato, può essere un titolo del settore tecnologico, o un titolo dei mercati emergenti.
Al contrario, un esempio di strumento con volatilità molto bassa è il titolo di uno Stato ad alto rating e con scadenza a breve termine.
Quale livello di rischio sei disposto a sostenere?
Tutto dipende dalla tua propensione al rischio finanziario che deriva
dalla propria situazione economico finanziaria
dalla soggettiva tolleranza psicologica alle oscillazioni.
Se ad esempio, devi fare delle spese importanti programmate, oppure se i tuoi flussi di reddito non sono sufficientemente stabili per coprire le spese ordinarie, non hai sufficiente capacità di rischio finanziario.
Se sei il tipo di investitore che, continuando a vedere il valore attuale degli investimenti scendere, si fa prendere dal panico e vende, allora non hai sufficiente tolleranza al rischio per fare un investimento con un’alta volatilità.
Non è detto però che una volatilità più alta significhi necessariamente un portafoglio peggiore di uno con volatilità più bassa, anche perché, di solito, a fronte di una volatilità più alta, sarai premiato, nel tempo, con un rendimento più elevato.
Comprendere quale sia le propria propensione al rischio non è semplice.
E' compito del bravo consulente, supportato dal questionario MIFID (obbligatorio ai fini normativi), intervistare il cliente, e in base delle risposte ricevute, riuscire ad individuare il massimo livello di rischio che il cliente sarà in grado di sopportare.
Solo dopo sarà possibile procedere alla creazione del portafoglio ideale!
Allora, hai le idee un po' più chiare? Conosci il rischio dei tuoi risparmi? E il rating della tua Banca?
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