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Ma oggi come si va in pensione? E' una vera giungla!
Per quota 100 occorrono 62 anni e 38 anni di contributi. Per la pensione anticipata occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne a prescindere dall'età. Per opzione donna occorrono 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni di età per le lavoratrici autonome con minimo di 35 anni di contributi. Per la pensione di vecchiaia occorrono invece 67 anni unitamente ad almeno 20 anni di contribuzione.
E se si è perso il lavoro e non si rientra in nessuno di questi casi?
Che fare?
La storia di Paola
Paola, mia carissima amica, lavora da molti anni come commessa in un piccolo negozio di abbigliamento in provincia di Milano.
Purtroppo, come ben sappiamo, la pandemia ha mandato in crisi molte attività, così anche Paola è in cassa integrazione da marzo. La proprietaria ha deciso di mandare avanti da sola l'attività e con il lavoro praticamente fermo, non riesce più a ricavare lo stipendio per Paola, pertanto, con grande probabilità, una volta finita la cassa integrazione, sarà costretta a licenziarla.
Paola ha 58 anni,
ha cominciato a lavorare quando ne aveva 22 , ma è riuscita a versare all'INPS contributi ai fini pensionistici soltanto per 25 anni.
La scorsa settimana mi ha chiamato preoccupata, è sicura che non troverà un altro lavoro con la crisi che c'è in giro, le mancano ancora troppi anni per arrivare alla pensione (67 anni oggi, ma che sono destinati ad aumentare nel tempo), e lei non sa proprio come andare avanti. Vive da sola, non ha persone che le possano dare un sostegno economico, ha dei risparmi da parte, ma non sono molti.
Ho cercato di tranquillizzare Paola, è una persona in gamba e sono certa che riuscirà a trovare un nuovo impiego.
Le ho però ricordato, che diversi anni fa, quando finalmente era riuscita ad ottenere un lavoro stabile, su mio consiglio, aveva sottoscritto un FONDO PENSIONE.
Un risparmio di 100 euro al mese, che tra l'altro aveva dedotto dalle tasse recuperando immediatamente una parte dell'importo versato.
Aveva sottoscritto il FONDO PENSIONE con lo scopo di integrare la pensione futura, che a quel tempo sembrava così lontana.....
La possibilità di andare in pensione prima del tempo
Quel fondo pensione oggi può essere la soluzione per Paola!
Chi sottoscrive un fondo pensione, oltre a poter contare su una pensione integrativa, amplia la possibilità di pensionamento.
Infatti, prima della maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia è possibile richiedere una rendita al proprio fondo pensione attingendo a tutto o parte di quanto accumulato.
Si tratta della RITA, ossia: Rendita Integrativa Temporanea Anticipata
La RITA è entrata in vigore con la legge di Bilancio 2018:
si tratta di una rendita mensile (o al massimo trimestrale), ricavata dal capitale accumulato fino a quel momento nel proprio fondo pensione, e grazie alla quale, terminata l’attività lavorativa, si può contare su di un reddito ponte dalla richiesta fino alla pensione di vecchiaia (ricordo oggi 67 anni), con un anticipo massimo di cinque anni.
Solo se l’inoccupazione è prolungata, almeno 24 mesi, l’anticipo può essere anche di dieci anni.
Non tutti possono aderire alla RITA ma solo coloro che hanno versato almeno cinque anni di contributi in un fondo previdenziale.
Quali sono dunque i requisiti minimi necessari per accedere alla Rendita?
essere iscritto ad un fondo pensione da almeno 5 anni
avere almeno 20 anni di contributi presso la gestione di previdenza pubblica di appartenenza
avere un’età anagrafica inferiore di massimo 5 anni rispetto a quella richiesta per la pensione di vecchiaia, quindi almeno 62 anni
se inoccupati da 24 mesi, stessi requisiti ma con la possibilità di avere un’età anagrafica di 57 anni (dieci anni prima della pensione di vecchiaia).
Sono riuscita a tranquillizzare la mia amica Paola,
se dovesse perdere il lavoro, potrà godere inizialmente dell'assegno di disoccupazione e dopo 24 mesi, avrà maturato i requisiti minimi per accedere alla RITA che la accompagnerà con serenità alla pensione di vecchiaia.
Oggi sono molte le persone prossime all'età pensionabile, che per svariati motivi non possono più lavorare ma non hanno ancora maturato il diritto alla pensione di vecchiaia.
E così, mentre l'età pensionabile viene innalzata di anno in anno, per motivi demografici, la meritata pensione diventa un miraggio che si sposta sempre più lontano.
A chi è stato previdente, e ha sottoscritto un fondo pensione da almeno 5 anni, oggi viene data l'opportunità di aderire alla RITA, bloccando l'età pensionabile a quella in vigore al momento della richiesta (oggi 67 anni), senza doversi più preoccupare degli adeguamenti demografici.
Il fondo pensione è fondamentale per tutelare il proprio tenore di vita terminata l’attività lavorativa e la RITA rappresenta un’opportunità in più da sfruttare per il proprio pensionamento.
Hai sottoscritto un FONDO PENSIONE? Se hai bisogno di informazioni o chiarimenti ti posso aiutare: Wathsapp 339/1716271
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